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Nessuno nasce malvagio e François Duvalier non fa eccezione.
Nacque nella capitale Port-au-Prince in una famiglia agiata, ha potuto studiare e diventare medico con un futuro spianato davanti. Se sia stata o meno la sua vocazione o il desiderio della famiglia questo non possiamo saperlo, ma non è stato questo ad influire sulle sue mire verso un potere assoluto, lo sono state le vicende politiche che hanno investito il suo paese.

Non ci soffermeremo sulla storia politica di Haiti, seppur molto interessante, andremo a toccare solo le vicende che hanno cambiato lo stimato Dottor Duvalier in Papa Doc.
Già da bambino vide violati i suoi diritti e fu oggetto di discriminazione razziale assieme alla sua famiglia e ai suoi conoscenti di discendenza africana da parte degli occupanti statunitensi dell’isola che nel 1915 segnarono la fine dell’indipendenza, riacquistata solo nel 1934.
Covò un profondo rancore verso gli U.S.A. per i soprusi subiti e si affiliò al Moviemento Noirista, che come suggerisce il nome difendeva i diritti degli afroamericani. Fu soprattutto un movimento letterario fondato da alcuni intellettuali orgogliosi della propria “négritude”.
Gli intenti giovanili di Duvalier furono nobili; da medico aveva il desiderio di elevare la condizione dei poveri e dei contadini delle province. Fu veramente molto amato perché curava tutti, fino agli strati più miseri della popolazione e raggiunse un’enorme popolarità diventando realmente il “Papà Dottore” buono, Papa Doc, appunto.

Era molto importante per lui essere considerato padre, un figura di enorme rilievo nella cultura haitiana la cui costituzione recita “…gli haitiani sono tutti fratelli e il capo dello stato è il loro padre”.
La sua fama e la sua competenza, l’aver sconfitto le malattie grazie all’uso degli antibiotici mai usati prima in quelle zone, lo portò alle soglie del Ministero della salute che gli venne affidato nel 1946. Gli sconvolgimenti politici successivi distrussero la sua carriera, fino al 1956 quando lui stesso si candidò come Presidente di Haiti e vinse con l’appoggio dell’esercito.
Il suo pugno fu di ferro, il caro dottore sembrava cambiato.
Si circondò di guardie del corpo e mise le etnie l’una contro l’altra: il suo regno di terrore era già iniziato, ma raggiunse l’apice in seguito ad un avvenimento inaspettato.
Malato di diabete, ebbe una fortissima crisi ed entrò in coma. Al suo risveglio era Baron Samedi.

In gioventù Papa Doc aveva studiato a fondo le radici della propria cultura. A partire dal XV secoli i portoghesi avevano cominciato ad importare schiavi dall’Africa Occidentale cacciandoli come prede villaggio per villaggio. Per ogni popolo che si muove, migliaia, forse milioni di persone, portano con loro la propria cultura che spesso è l’unico conforto.
Parleremo della cultura, della religione Voodoo e delle sue correnti  più approfonditamente negli articoli ad essa dedicati, per il momento limitiamoci ad un accenno per meglio comprendere il personaggio in cui Duvalier si era trasformato.
Il Voodoo trae origine dalle religioni tradizionali animiste del Golfo di Guinea, Benin, Togo con propaggini lunghe e profonde ancora oggi. Si tratta di una religione sincretica: quando le persone fatte schiave incontrarono gli europei, urtarono anche contro il cristianesimo e ne assimilarono gli elementi; questa molto brevemente fu una strategia difensiva.
Una delle figure divine più di rilievo nel Voodoo specifico di Haiti è Baron Samedi, il traghettatore di anime vestito all’occidentale con abiti eleganti scuri e cappello a cilindro.
Il suo aspetto rappresenta il defunto; nell’iconografia spesso lo troviamo con ovatta nel naso, come quella che si mette ai morti per evitare che i fluidi fuoriescano e il “vestito della festa”, quello con cui si desidera essere sepolti.
Duvalier andò in coma e secondo il suo punto di vista morì e tornò in vita, divenne signore della morte come Baron Samedi, che ha la capacità di risorgere ed è infatti il Loa della resurrezione.
I Loa sono figure divine, intermediari tra il dio principale e gli umani, ne rappresentano anche gli aspetti specifici che si vogliono andare a stimolare con la richiesta e  il sacrificio. Stiamo parlando nello specifico della cultura haitiana e zone limitrofe, la medesima religione o sue correnti in luoghi diversi prevedono figure divine identificate con nomi  altrettanto diversi, ma con funzioni affini.
Duvalier aveva già sconfitto la morte prima del coma, guarendo il suo popolo dalla malaria e dalla framboesia, una malattia che si manifesta sulla pelle causata da un batterio della famiglia delle spirochete molto contagioso tramite un semplice contatto e diffusissimo tra i bambini.
Il suo popolo lo amava e lo temeva nei panni di Baron Samedi, attraverso la cui iconografia ha seminato terrore uccidendo servendosi dell’esercito, maledicendo e facendo sparire i suoi avversari politici.
Come unico candidato vinse una seconda volta le elezioni presidenziali, ma ciò non era permesso dalla costituzione haitiana e la violò, diventando così dittatore e successivamente presidente a vita nel 1964.
Come detto si serviva dell’esercito come arma contro tutti, ma anche della spaventosa Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, fondata da Duvalier stesso e soprannominata con l’equivalente haitiano di “Uomo Nero”, £Tonton Macoutes”, da“Zio” e “Sacco di juta” quello favolisticamente usato per catturare i bambini, in questo caso usato metaforicamente per far sparire la gente.
La percezione diffusa era di aver a che fare con gli spiriti ed il soprannaturale più reale che mai e tutti erano terrorizzati a morte. Duvalier minacciava di trasformare tutti in zombie e faceva passare incidenti, avvenimenti nel mondo, disgrazie ai suoi oppositori, come fosse tutta opera dei suoi malefici. Perfino l’omicidio di Kennedy, grandissimo oppositore della dittatura haitiana ucciso a Dallas nel 1963 a bordo dell’auto presidenziale, venne fatto passare da Duvalier come fosse stata opera dei suoi immensi poteri.
Fondamentale fu l’appoggio di Gesù in persona. Duvalier fece intendere al popolo che Cristo l’avesse scelto e che fosse dalla sua parte: nessuno poteva niente contro il volere del figlio di Dio.
Era il centro del proprio mondo, era cambiato, era diventato uno dei più terribili dittatori della storia. Una parentesi terribile che è poi continuata con il figlio Baby Doc, altro fulgido esempio di corruzione e malvagità. Padre e figlio hanno reso Haiti uno dei paesi più in difficoltà del mondo.
…ma nessuno nasce malvagio.

Arianna santini

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